La polvere di limatura può essere dannosa?

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Ciao Ragazze,

per quelle di voi che della nailart hanno fatto il proprio mestiere, ecco un articolo interessante! Sarà sicuramente capitato di lavorare sulle unghie di una cliente e generare tantissima polvere durante la fase di limatura.
Se vi siete chieste se tutta questa polvere è dannosa o meno eccovi la risposta.
La polvere che viene prodotta dalla limatura dell’unghia artificiale, sia essa in gel o in acrilico, non è un tipo di polvere particolarmente pericolosa. Quello che può essere dannoso è, invece, respirare grosse quantità di qualsiasi tipo di polvere per un lungo periodo.

I nostri polmoni possono gestire molti tipi di polvere e diversi fra loro, perché hanno delle difese sufficientemente efficaci; inalata in quantità massicce, però, la polvere può sopraffare queste difese.

Che fare?
La-polvere-di-limatura-può-essere-dannosaInnanzitutto è necessario utilizzare nel proprio centro gli appositi apparecchi di aspirazione, che vengono appoggiati sul tavolino all’occorrenza (spesso fungono da poggia mano e alcune tecniche lo utilizzano durante l’intero servizio), oppure direttamente incorporati nel piano di lavoro per una maggiore praticità e pulizia.
In secondo luogo, molto utile e importante è indossare una mascherina anti-polvere per bloccare l’entrata delle particelle nei polmoni attraverso l’inalazione. Queste mascherine sono molto efficaci per evitare all’onicotecnico di respirare eccessive quantità di polvere, e sono utilissime durante la fase di limatura delle unghie artificiali, specialmente se si utilizzano i micromotori.
Infatti, mentre la limatura manuale crea particelle più grosse e più pesanti, le frese elettriche ne producono di più piccole e più leggere. Queste microparticelle di polvere rimangono sospese nell’aria a lungo nell’ambiente, si spostano più lontano e si depositano nei polmoni più in profondità; quelle più grandi e pesanti, invece, cadono direttamente sul piano di lavoro o sul pavimento. La loro dimensione è determinante: le polveri più grandi, che sono meno pericolose, sono sempre visibili, mentre le più piccole sono quasi invisibili e possono fluttuare nell’aria per più di 40 minuti prima di appoggiarsi su un piano, per poi essere nuovamente sollevate da un minimo spostamento d’aria. Nient’altro che una semplice ed economica maschera anti-polvere ti proteggerà meglio da queste particelle fini ma molto più pericolose, filtrando l’aria prima che entri nelle vie respiratorie e bloccando particelle che sono 300 volte più sottili di un capello umano. Le mascherine anti-polvere, però, non durano in eterno: necessitano di essere sostituite dopo una settimana di utilizzo, altrimenti saranno inefficaci.
E se anche la cliente chiede di indossarne una? Va benissimo, se questo serve a farla sentire più sicura. Ma può una cliente essere sovraesposta alla polvere di limatura come l’onicotecnico? Certamente no! I problemi nascono solo se le condizioni per operare in sicurezza vengono meno per tempi prolungati, cioè mesi o anni, e mentre la cliente trascorrerà al massimo un paio d’ore al mese nel centro, d’altro canto l’onicotecnico sarà eccessivamente esposto alle polveri se non vorrà ricorrere a queste misure preventive.
Mentre porgi la mascherina alla cliente che te l’ha richiesta, prendi un po’ di tempo per spiegarle perché non rischia alcuna sovraesposizione alle polveri di limatura, e per rassicurarla sul fatto che la sua salute non è in alcun modo in pericolo. Al contrario, spiega che è la tua permanenza continua e prolungata nell’ambiente che ti costringe a tutelarti; la chiarezza su questo tema darà più fiducia alla cliente, la quale apprezzerà la tua conoscenza e consapevolezza e sarà più a suo agio durante il suo appuntamento.

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