Come si sceglie un buon corso di ricostruzione unghie (1° parte)

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E’ meglio scegliere un corso di un giorno? Di due? Di quattro? Di un mese? Questa è una domanda che ad oggi può ottenere diverse risposte, visto che una regolamentazione nazionale non c’è e che ogni azienda può decidere autonomamente come strutturare l’offerta formativa.
Ma allora, come ci possiamo orientare? Come si fa a capire se un corso è migliore dell’altro? E quali sono le giuste “conoscenze base” della ricostruzione unghie, che andrebbero insegnate in un buon corso?
Ecco per voi un piccolo “vademecum” per districarti nella giungla della formazione: esso sarà articolato in due parti e affronterà quelli che secondo noi sono i punti importanti da valutare nella scelta del corso più appropriato.

Le tecniche di ricostruzione unghie
Innanzitutto occorre sapere che esistono due principali tipologie di corso in base alla tecnica di ricostruzione scelta: quella in gel UV o quella in acrilico o resina. Il metodo fiberglass o fibra di vetro è ancora poco diffuso in Italia, ma molte aziende lo inseriscono all’interno dei loro corsi più completi ed approfonditi. Alcune aziende, invece, propongono entrambe le metodologie del gel e dell’acrilico in un corso unico, pertanto è necessario verificare su quale tecnica verterà il corso e sceglierlo in base alle proprie esigenze.

Quali sono le tue esigenze?
Naturalmente dipende molto dalle esigenze di chi decide di frequentare uno di questi corsi. Un’estetista, oppure un’operatrice che intenda diventare un’onicotecnica a tutti gli effetti, sceglieranno tendenzialmente corsi più approfonditi, per poter proporre alla propria clientela un servizio completo e professionale; qualcun altro potrà volere avvicinarsi alla disciplina ma senza sapere come proseguirà il percorso intrapreso: in questo caso potrebbe essere più idoneo scegliere, per esempio, un investimento più contenuto, per poi eventualmente proseguire in un percorso formativo più completo. Non mancano, tuttavia, coloro che decidono di partire immediatamente alla grande e che vogliono imparare sin da subito a realizzare unghie uniche e perfette; ognuno dovrà quindi orientarsi considerando anche le proprie esigenze.

Gli argomenti del corso
Ciò che veramente è importante conoscere prima di scegliere il corso da frequentare, è quali saranno nel dettaglio gli argomenti affrontati nel corso: ogni azienda può proporre un percorso formativo diversamente articolato nei temi e nella pratica, a seconda di quali ritiene debbano essere le “conoscenze base” della ricostruzione unghie, e quali quelle “avanzate” o di secondo livello.
Per ognuna delle due tecniche in gel e in acrilico, a prescindere dalla durata e dall’articolazione del percorso formativo, le tematiche essenziali che permettono all’allieva di operare in completa autonomia dovrebbero essere, in linea generale, le seguenti:

– nozioni basilari sull’anatomia dell’unghia
– sicurezza e igiene
– preparazione dell’unghia naturale
– tecnica di allungamento con le nail tips (naturali; tips bianche per la french manicure; trasparenti o predecorate per la nail art)
– tecnica di allungamento con formine (tecnica sculturale)
– rinforzo/copertura dell’unghia naturale (senza allungamento)
– trattamento dell’onicofagia (unghie mangiate)
– refill (riempimento della crescita) e riparazioni
– rimozione del prodotto

Come ovvio, più tempo è dedicato ad un singolo argomento e maggiore èla possibilità di approfondirne i diversi aspetti ed assimilarne i contenuti, ma anche e soprattutto di migliorare la qualità del lavoro grazie all’esercizio e alla pratica. E’ proprio questa la componente fondamentale dell’apprendimento nella ricostruzione unghie: il continuo esercizio è quello che può fare la differenza tra un lavoro corretto e un risultato professionale di alto livello.

corso-ricostruzione2L’ottimizzazione dell’apprendimento
Ogni azienda, in base alla propria esperienza nel campo della formazione professionale, deciderà quindi di articolare i propri corsi al fine di ottimizzare il processo di apprendimento delle allieve.

Alcune aziende, per esempio, ritengono che le partecipanti acquisiscano più padronanza della tecnica se frequentano corsi brevi ed affrontano pochi argomenti alla volta. In questo modo, la pausa temporale tra un corso e l’altro permetterebbe di soffermarsi su poche nozioni, di fare più pratica ed acquisire la giusta sicurezza prima di affrontare ulteriori tematiche; nel frattempo le allieve potrebbero contare sulla continua assistenza dell’azienda.

Altre aziende, invece, limitano il numero dei partecipanti al corso, perché l’insegnamento sia più proficuo. Infatti, mentre solitamente i frequentanti si aggirano intorno ai 15 o 20, alcuni corsi si limitano ad includere dalle 3 alle 8 allieve per ogni insegnante; a volte alcuni sono addirittura individuali, a fronte naturalmente di un prezzo più elevato.

Per altre aziende ancora, infine, l’ottimizzazione dell’apprendimento si raggiunge solo a fronte di una durata maggiore del corso di formazione: in questo modo si possono affrontare sin da subito tutte le problematiche, i trucchi, i piccoli accorgimenti che solo con la pratica si acquisiscono, ma che, essendo affrontati direttamente sotto la supervisione degli insegnanti, permetterebbero di raggiungere sin da subito un buon livello di preparazione.

Quel che è certo, è che un’azienda seria e professionale deve offrire assistenza soprattutto dopo il corso: solitamente questa avviene non soltanto tramite telefono, ma anche garantendo all’allieva la possibilità di fare pratica presso la sede o anche, a volte, di frequentare nuovamente il corso gratuitamente. E’ importante quindi verificare in che modo viene data questa assistenza per essere certi di poterne usufruire agevolmente.

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